Case, quelle con giardino anche dopo la pandemia continuano a piacere
Cala di nuovo l’appeal delle case indipendenti, anche se resta sempre superiore ai tempi del pre-pandemia.
Nel 2023 il 78,8% delle compravendite di abitazioni ha riguardato appartamenti, mentre nel 21,2% dei casi si è trattato di immobili indipendenti e semindipendenti. Un dato che resta superiore al 2019, quando la percentuale di acquisto di queste ultime si fermava al 19,1%. Solo dopo il Covid si è avuta una crescita e nel 2021 si è arrivati a toccare il 22% delle compravendite. Poi è arrivata la leggera inversione di tendenza, che comunque mostra come ville e case indipendenti dotate di giardino restino sempre molto apprezzate. È questa l’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa basata sui dati delle agenzie affiliate attive sul territorio nazionale.
Gli acquirenti più attivi sulle compravendite di appartamenti sono quelli con un’età compresa tra 18 e 34 anni (29,8%), mentre le soluzioni indipendenti e semindipendenti sono più apprezzate da acquirenti con età tra 35 e 44 anni (30,3%), anche per il fatto che si tratta di immobili più costosi. Il 63,6% delle compravendite di appartamenti è stato concluso da famiglie, mentre i single si fermano al 36,4%. Le proporzioni si sbilanciano se si prendono in considerazione le soluzioni indipendenti e semindipendenti, in questo caso a comprare sono famiglie nel 78,9% dei casi, mentre sono single solo il 21,1% degli acquirenti. In ogni caso, rispetto al 2022, le quote di acquisti da parte di single sono in aumento sia per quanto riguarda gli appartamenti sia per quanto riguarda le soluzioni indipendenti.
Nel 2023, il 55,7% degli acquisti di appartamenti è stato concluso in contanti, mentre nel 44,3% è stato necessario l’ausilio di un mutuo. Per le soluzioni indipendenti e semindipendenti la percentuale di acquisti
con mutuo è più alta e arriva al 48,2%. Sia per gli appartamenti sia per le soluzioni indipendenti e semindipendenti, rispetto al 2022, si registra un aumento delle percentuali di acquisti senza mutuo, l’aumento dei tassi di interesse, sta spingendo più persone ad acquistare in contanti, inoltre diminuisce il numero di persone che riesce ad accedere al credito.
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